Come pesci, anche noi nuotiamo in un mare di cui non abbiamo un’esatta percezione fino a quando qualcuno, o qualcosa, ci porta fuori da quell’habitat che ci è così familiare. Il mare in cui nuotiamo è costituito dai condizionamenti, le abitudini, le credenze.
È il mare che ci circonda a determinare come nuotare: le regole da rispettare, quello che è opportuno e quello che invece non lo è. Tutto piuttosto ordinato e rassicurante, almeno fino a quando arriva chi quelle regole ha il coraggio di superarle: è il pesce più vivace e colorato, il più imprevedibile e intraprendente.
Scriveva Steve Jobs: “Tutto ciò che ti circonda e che chiami vita è stato creato da persone non più in gamba di te. E tu puoi cambiarlo”. È da questa convinzione che nascono le invenzioni e la creatività, le intuizioni e l’innovazione. È da qui che viene il coraggio. E sono queste le acque in cui scopriamo nuove profondità e tonalità di blu che ci erano sconosciute.
In realtà, più che l’habitat in cui ci muoviamo è il nostro modo di viverlo a cambiare.
Serve coraggio, che non si traduce semplicemente nel “mettere in discussione le regole”. Quelle regole le puoi accogliere senza però fartele bastare. Rispettarle, e rispettare la moltitudine di pesci che ad esse si conformano, è un atto di accoglienza verso chi ti sta accanto.
Per dare il meglio di sé non serve tanto ribellarsi, che per certi aspetti implica l’“andare contro” spendendo energie preziose in un’inutile contrapposizione. Risvegliarsi porta ad “andare oltre”. Oltre le convenzioni e le convinzioni: sperimentare, sostituire il coraggio alla prudenza, usare la creatività, trovare nuovi punti di vista e nuove parole per raccontare l’inedito che appare ai nostri occhi.
Riscoprire lo stupore e creare momenti di meraviglia in ogni singola giornata della nostra vita.
Detto così, sembra un percorso privo di ostacoli. Invece gli ostacoli, i tormenti, le sofferenze, ci sono eccome. L’innovatore che arriva a destinazione è anche colui che sa affrontare i momenti di difficoltà. Se ti allontani dal banco in cui restano intruppati tutti gli altri pesci e procedi in solitudine esplorando acque ignote, sai già in partenza che vivrai momenti di paura e di grave pericolo.
Saranno la tua preparazione, il tuo mindset e la tua intuizione a permetterti di progredire.
Ecco perché è così importante lavorare, in modo sinergico, sulle competenze e sugli aspetti emotivi: sulle abilità che appartengono alla sfera razionale e, insieme, sulla capacità di governare i propri stati d’animo.
Serve osare: uscire dai percorsi convenzionali e scoprirsi un po’ esploratori.