Stiamo per vivere un processo di innovazione tecnologica che, per complessità e velocità, non ha precedenti nella storia dell’Uomo. È una trasformazione impetuosa che ci toccherà tutti, volenti o nolenti: da chi occupa le stanze dei bottoni su scala planetaria all’ultimo abitante di questa terra.
Parliamo di biotecnologie, intelligenza artificiale, machine learning, l’applicazione in ambito industriale delle neuroscienze, la blockchain, la realtà aumentata, l’informatica quantistica e la cosiddetta ingegneria inversa, basata sull’acquisizione di informazioni e materiali dallo spazio con prospettive fantascientifiche.
Chi d’ora in avanti vorrà ricoprire ruoli di riferimento, a ogni livello, si dovrà confrontare con questa mutazione.
Anzitutto bisognerà aiutare ciascuna persona a gestire la pressione che questa rivoluzione produrrà sul piano delle competenze e, anche, in termini psicologici e relazionali. Siamo infatti alle porte di uno tsunami tecnologico che provocherà un elevato grado di stress.
C’è poi un altro fondamentale aspetto da considerare: quello etico, che riguarda la governance delle cosiddette “tecnologie esponenziali”.
Stiamo per entrare in un campo da gioco sconosciuto e il primo punto è: quali sono le regole di questo nuovo gioco? A chi spetta stabilirle? Mi è dato contribuire a determinarle? Se sì, come e a quale livello? E come posso tutelare l’organizzazione che ho il compito di guidare?
Servirà conoscenza, competenza e una grande, grandissima capacità di intelligenza emotiva.
Lo storico e saggista Yuval Noah Harari ha scritto: “Per ogni dollaro e ogni minuto che investiamo per migliorare l’intelligenza artificiale sarebbe saggio investire un dollaro e un minuto per migliorare la coscienza umana”. Occuparsi di innovazione tecnologica senza investire sul valore della crescita umana in termini di conoscenza, consapevolezza e responsabilità, sarebbe un grande errore.
Sta a noi, a ciascuno di noi, operare perché gli anni che verranno si rivelino il passaggio luminoso verso uno sviluppo davvero sostenibile.