Dire No è scomodo, lo sai bene. Opporti a qualcosa rischia di ferire la persona che ci crede fermamente, l’ha pensata, magari ci tiene molto. Temi di offenderla, e la questione si fa parecchio delicata se si tratta di un tuo superiore sul lavoro o, nella vita privata, di una persona a cui tieni molto.

Come fare? Ho 4 consigli per te.

1. Discuti l’idea

Non dare mai l’impressione di mettere in discussione la persona: porta le tue argomentazioni sull’oggetto, sull’argomento, e mantieni un atteggiamento costruttivo. Tieni fuori l’individuo dalle tue osservazioni. 

2. Fa’ attenzione al modo

“E adesso, cosa gli dico?”: è la frase più classica in questo casi. Non è sbagliata, ma andrebbe accompagnata da un’altra domanda: “E adesso, come glielo dico?“. Quello che dirai sarà molto importante, ma come lo dirai lo sarà altrettanto se non di più.

Ricorda: l’atteggiamento, la comunicazione non-verbale e quella paraverbale, parlano più dei concetti che esprimi.

3. Sottolinea i punti in comune

Inserisci le tue argomentazioni critiche in una cornice rassicurante, fatta da quello che vi unisce e non da ciò che vi divide. Premetti la volontà di contribuire al successo comune. Inomma, dimostra di essere dalla sua stessa parte.

4. Approfondisci

Prima di partire in tromba con la requisitoria, dai modo al tuo interlocutore di motivare. Approfondisci, chiedigli di argomentare, dimostrati sinceramente interessato alle sue idee.

E se alla fine scoprissi che ha ragione lui?

Un No è sempre un No, ma con queste semplici accortezze lo renderai un po’ meno doloroso. Alla persona a cui lo rivolgi ed anche a te stesso.